L‘apertura di un conto corrente presuppone, nella quasi totalità dei casi, l’avere una storia creditizia pulita. Benché non esista alcuna legge che vieta in maniera categorica l’apertura di un conto corrente a protestati, le banche solitamente non amano procedere con questa pratica per dare la massima protezione al denaro di tutti gli altri clienti.
Proprio questa enorme difficoltà è una delle limitazioni più grandi del diventare protestati, probabilmente ancora più grave rispetto al non poter chiedere un finanziamento; per chi cerca un lavoro, ad esempio, non avere un conto corrente impedisce praticamente la possibilità di ricevere uno stipendio, che per legge deve essere erogato con un metodo di pagamento tracciabile, mentre per gli autonomi rende praticamente impossibile riuscire ad incassare le fatture da parte dei clienti.
Tenendo a mente tutte queste limitazioni, che valide alternative ci sono? Una su tutte è richiedere una carta di credito prepagata con codice IBAN, come ad esempio la Genius Card di Unicredit Banca o la Superflash di Intesa SanPaolo. Questa tipologia di carta, grazie al codice IBAN stampato sopra, permette di fare e ricevere bonifici, dunque può essere usata sia per incassare lo stipendio che per ricevere i pagamenti delle fatture dei clienti. In più, considerando che si tratta a tutti gli effetti di una prepagata, e non di una carta di credito / debito classica, non è legata a nessun conto corrente.
Un’altra alternativa potrebbe essere quella di usare un metodo di pagamento come Paypal o Skrill, dei portafogli virtuali che permettono di fare e ricevere pagamenti, inoltre grazie alle carte di credito che si legano appositamente al servizio (come quella Paypal) è possibile effettuare acquisti nei negozi reali, oltre che online. L’unica limitazione di questa scelta è che non tutte le aziende e non tutti i clienti, ad oggi, usano Paypal per poter pagare stipendi o fatture. Di fatto, questo rende i portafogli virtuali uno strumento inutilizzabile, benché molto utile e sicuro.
Alla fine dei conti, la soluzione migliore sarebbe quella di ottenere la cancellazione dal registro dei protesti e la riabilitazione da parte del tribunale, cosa che tuttavia richiede tempo e pazienza.